Imago mortis (2008) in streaming su altadefinizione Nel 1600, molto prima dell'invenzione della fotografia, uno scienziato di nome Girolamo Fumagalli era ossessionato dall'idea della riproduzione di immagini. Egli scoprì che uccidendo una persona e rimuovendone la retina, dove si diceva venissa impressa l'ultima immagine scorta, era possibile imprimerla su stampa. Lo scienziato chiamò questa tecnica Thanatografia. Oggi, lo stesso tipo di macabro rituale e abominevole crimine ricorre all'interno delle mura di una scuola internazionale di cinema e Bruno, insieme alla sua amata Arianna, dovrà scoprire il mistero che si cela dietro l’intricata tela tessuta all’ombra della scuola.
Catturare immagini è un’antica ossessione per la Settima tra le arti. Parlarne è un’eco. Ci prova anche il nostro Stefano Bessoni, ispirandosi a quel nuovo cinema spagnolo di genere che di incursioni nell’horror ne ha già fatte di memorabili. Violenza e poesia, opposti capaci di danzare all’unisono. L’occhio ci tormenta, così lenti e obiettivi. Ci sorprendono a tremare regia e montaggio, ci trascina nell’incubo e nella favola la fotografia. Qualcosa si perde sul finale, la trama un po’ vacilla, ma al primo film del nuovo cinema horror italiano questo si può perdonare.