Carlo! – Carlo racconta Verdone (2012) in streaming su altadefinizione Un viaggio dietro le quinte del cinema di Carlo Verdone che ripercorre la genesi delle sue opere, dei suoi personaggi maschili e del complicato rapporto con quelli femminili. Attraverso i luoghi simbolo dei suoi film, le testimonianze di attori e attrici che vi hanno preso parte, le parole di familiari, amici e gente comune, e l'uso di filmati e fotografie inedite si ricostruisce la vita del regista romano, soffermandosi sui suoi percorsi di crescita personale e professionale.
Raccontare Carlo Verdone senza celebrarlo: questo è lo scopo di Carlo!, il documentario di Fabio Ferzetti e Gianfranco Giagni scelto per aprire fuori concorso la sezione Prospettive Italia del Festival internazionale del film di Roma 2012. Ecco come i due registi raccontano il loro film: «Raccontare Carlo Verdone senza celebrarlo. Rivedere i suoi film cercando di smontarli, come si fa con i giocattoli, magari per scoprire che è più difficile di quanto sembri. Osservarlo in azione, sul set e poi sullo schermo, per capire come dirige gli altri attori. Esplorare con lui e i suoi compagni di strada quel mistero che chiamiamo popolarità, da non confondere con la banale fama. Una popolarità così radicata che nel suo caso dura da più di trent’anni. E ha accompagnato il paese attraverso una lunga serie di trasformazioni, non solo di costume. Girare un documentario su Verdone, oggi, significa lavorare su queste ipotesi di lettura, dalla singolarità del suo corpo comico nella tradizione della nostra commedia. Ma entrare nel cinema di un attore-regista vuol dire anche molto altro. Entrargli dentro casa, letteralmente. Invadere le sue zone d’ombra. Accompagnarlo in un viaggio che è forse prima di tutto esistenziale. Cioè aprire o almeno socchiudere porte che Verdone non aveva mai aperto prima. L’adolescenza, la famiglia, le amicizie di oggi e di ieri, la “casa sotto i portici”, l’ombra lunga proiettata da tutto questo sul Verdone uomo e cineasta. Il tutto anche grazie a immagini private e mai viste che illuminano, commentano e a volte completano un destino. Il risultato finale non sempre somiglia a ciò che avevamo in mente all’inizio. È quasi superfluo aggiungere: per fortuna.»