Soul [HD] (2020) in streaming su altadefinizione Joe Gardner insegna musica in una scuola media, adora il jazz e sogna la perfezione musicale, sperando di arrivare a suonare in un club importante e ben noto agli appassionati. Proprio quando sta per avere la sua possibilità, Joe precipita dentro una grata che è stata lasciata aperta e, per via della caduta, la sua anima lascia il suo corpo. Ha inizio così per Joe un viaggio che lo porterà a riflettere su quello che è davvero importante nella sua vita e in quella di ognuno di noi.
Diretto da Pete Docter e Kemp Powers e sceneggiato dai due con Mike Jones, Soul racconta la storia di Joe Gardner, un insegnante di musica di scuola media con una passione per il jazz. Il suo più grande sogno è quello di diventare un pianista affermato e, di conseguenza, quando gli viene offerta la rara opportunità di suonare con uno dei più grandi nomi sulla scena, Joe si sente come se avesse raggiunto finalmente la vitta. Un piccolo passo falso lo porta però dalle strade di New York fino a un luogo fantastico in cui le nuove anime ricevono personalità, peculiarità e interessi prima di andare sulla Terra. Tuttavia, Joe non è ancora pronto a far parte della terra delle anime e, determinato a tornare alla sua vita di prima, si allea con 22, un'anima precoce ma ancora in formazione che non capisce il fascino dell'esperienza umana. 22 è una di quelle anime che faticano a trovare quella scintilla speciale per guadagnarsi la strada verso la Terra, nulla sembra farle capire cosa rende la vita degna di essere vissuta. Alle anime come lei, i consiglieri del posto affiancano dei mentori che sono spesso persone che in vita hanno compito qualcosa di straordinario. Nel diventare suo mentore, Joe spera di aiutarla e riuscire in tal modo a ritornare in vita in tempo per il suo grande concerto. Mentre cerca disperatamente di mostrare alla giovane anima cosa c'è di bello nella vita, Joe scopre risposte a domande che non si è mai posto: cosa rende una vita significativa? Che importanza hanno le relazioni? Quanto conta la presenza? E le piccole cose?