Sogni d’oro (1981) in streaming su altadefinizione Michele Apicella è un giovane cineasta che ha avuto successo con i suoi film ed è continuamente richiesto in qualità di ospite per interviste e convegni. Attualmente sta lavorando a una nuova sceneggiatura dal titolo "La mamma di Freud", ma deve fare i conti con tutta una serie di ostacoli: la concorrenza di alcuni colleghi, l'insistenza di due individui che vogliono imparare il mestiere ad ogni costo, e soprattutto l'amore non corrisposto per Silvia, un'ex compagna di scuola che gli appare in sogno tutte le notti. Alla fine il film esce e le accoglienze sono favorevoli, ma i sogni di Michele peggiorano...
Moretti prosegue la sua impietosa ricognizione sui tic e i luoghi comuni di una generazione, mostrando contemporaneamente l'importanza che il cinema può rivestire in termini di scelta morale. Spingendo sul pedale della deformazione grottesca, tratta con ironia temi impegnativi e percorrere questa strada in un periodo in cui il cinema italiano si dibatte in una crisi creativa particolarmente grave. Nel bersaglio del regista romano finisce soprattutto la televisione, della quale viene stigmatizzata (e siamo appena nel 1981!) la volgarità dei suoi spettacoli a quiz, messi alla berlina nel corso di una memorabile sequenza. Un film - come si dice - di transizione, realizzato dopo i primi clamorosi successi ("Io sono un autarchico" e "Ecce bombo") e prima del passaggio a una vena creativa più dolente e malinconica ("Bianca", "La messa è finita").