La memoria dell’acqua (2015) in streaming su altadefinizione L'oceano nasconde la storia di tutta l'umanità. Il mare contiene tutte le voci della Terra e di coloro che provengono dallo spazio esterno. L'acqua riceve impulsi dalle stelle e le trasmette alle creature viventi. L'acqua, in Cile, detiene anche il segreto di due misteriosi bottoni che sono stati ritrovati sul fondo dell'oceano. Il Cile, con le sue 2670 miglia di costa e il più grande arcipelago del mondo, presenta un paesaggio soprannaturale. In esso vi sono montagne, vulcani e ghiacciai, che conservano le voci dei popoli indigeni della Patagonia, dei primi marinai inglesi e dei prigionieri politici.
Diretto da Patricio Guzmán, La memoria dell'acqua conclude il dittico iniziato dal regista con Nostalgia della luce concentrandosi sui misteri delle acque cilene, custodi di segreti storici a lungo taciuti e dei massacri compiuti nel Cile dai conquistadores prima e dal governo Pinochet dopo. Mentre in Nostalgia della luce protagonista è il deserto di Atacama, in La memoria dell'acqua al centro del racconto vi è la Patagonia occidentale, il più grande arcipelago al mondo, così descritto dal regista: «Situato nel sud del Cile, l'arcipelago conta infinite isole, isolotti, scogli e fiordi, per un totale di oltre 46 mila miglia di costa. Con parte della regione ancora inesplorata, la Patagonia occidentale si estende dal golfo di Penas all'isola di Staten, il punto più a sud dell'America meridionale. L'immenso labirinto ricorda le origini acquatiche dell'uomo: secondo lo scienziato tedesco Theodor Schwenk, "l'orecchio è un mollusco avvolto, il cuore l'incontro di due correnti sottomarine e alcune delle ossa umane formano una spirale simile a un vortice acquatico".