L’urlo (1968) in streaming su altadefinizione Tinto Brass ha diretto questa bizzarra scappatella controcultura, che è stata girata nel 1968 e riflette quell'importante anno nella sua indignazione spesso giocosa. Anita (Tina Aumont) è un'attivista studentesca la cui politica si sposta ancora più a sinistra dopo essere stata violentata dagli agenti di polizia in seguito al suo arresto durante una manifestazione. La sua fidanzata Berto (Nino Segurini) è ancora ansiosa di sposarla, ma durante una cerimonia di performance art tenutasi in un deserto industriale, Anita cambia idea e scappa. Presto incontra Coso (Gigi Proietti, qui definito Luigi Proiette), che può o meno essere un prigioniero fuggito, e insieme vagano da una parte all'altra dell'Italia, incontrando una varietà di personaggi bizzarri lungo la strada, tra cui una famiglia di cannibali ben educati, una manciata di pazienti mentali che mettono in scena una rivolta, un leader militare la cui bassa statura non ha frenato la sua arroganza, una banda di poliziotti arrabbiati ma inetti e un hotel pieno di sperimentatori sessuali. Abbandonando una narrativa tradizionale dopo che Anita e Coso sono entrati in scena, L'Urlo (alias The Howl) è stato il secondo film di Brass ad esplorare il mutevole umore degli anni '60, seguendo Nerosubianco (aka Attraction e Black On White).
Il film è stato girato all'interno del penitenziario dell'Isola di Santo Stefano e a Sermoneta. Il film risale al 1968, tuttavia la sua distribuzione ha subito notevoli ritardi per via della censura ed è stato proiettato nelle sale italiane soltanto a partire dal 1974. È stato presentato nella Quinzaine des Réalisateurs al Festival di Cannes 1970.