Luce dei miei occhi (2001) in streaming su altadefinizione Morgan sente di essersi allontanato troppo dalla Terra. È finito, davvero, fuori dal mondo. Ha perduto, per caso o per scelta, la rotta e, tra le stelle, i pianeti e le meteore, legge e pensa. Soprattutto guarda con tatto l'invasione degli ultracorpi infelici. Morgan è l'alter ego di un immaginario romanzo di fantascienza che prende la parola e la coscienza di Antonio, autista da due anni. Il ragazzo è arrivato in una Roma di strade e di palazzi grigi, dopo studi brillanti e con una lenta retromarcia rispetto alle attese (degli altri) per un suo avvenire speciale. Incontra Maria, madre di una bambina, Lisa, padrona di un negozio di surgelati, squassata da una passione infelice.
Il nuovo universo, in cui è approdato Antonio/Morgan, avvolto dalle tenebre o appena rischiarato da una luce tra l'azzurro e il colore della cenere, (la fotografia e di Arnaldo Catinari) è come sospeso. Per questo la durata delle immagini è diluita, sfora, è in controtempo. Il cinema di Giuseppe Piccioni non vuole e non sa essere allegro e gioioso, preferisce la malinconia, i mezzi toni, le sfumature, l'incompiutezza dei personaggi, la struttura e le atmosfere disforiche. Il film è trascinato (un moto a un non luogo che può emozionare o irritare lo spettatore) dallo smarrimento di Antonio e Maria e dalla loro non identificazione con un mondo, un destino. Un centro (nella vita dei protagonisti e nel cinema italiano) in cui fermarsi non esiste. E non ci sono neanche punti di arrivo. Coppa Volpi alla 58 Mostra del cinema di Venezia per Luigi Lo Cascio e Sandra Ceccarelli.